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Ieri il
Senato ha approvato la
legge sull'equo compenso che in queste ore verrà trasmessa alla
Camera per un secondo esame, visto che al testo licenziato in marzo da Montecitorio sono state apportate modifiche.
Il
presidente dell'Odg,
Enzo Iacopino, ha così commentato l'approvazione della norma: "È stato un percorso lungo, pieno di insidie, ma che alla fine premia gli sforzi profusi in tanti anni, dal
18 maggio 2008, dall'Ordine dei giornalisti, che promosse l'iniziativa. Ma questo risultato non sarebbe stato possibile senza il concorso di tanti, a cominciare dal vertice della Fnsi, ma senza dimenticare la generosa attività di tanti coordinamenti dei precari in Italia. Forse sarebbe stato possibile riuscirci prima, se non ci fossero stati incomprensibili ondeggiamenti del governo ed esitazioni provocate anche da chi, fino a ieri mattina, a poche ore dal risultato, continuava a ipotizzare strade accidentate. Ci sono momenti in cui occorre lavorare in silenzio perché la propaganda si trasforma, non sempre involontariamente, in un ostacolo concreto al raggiungimento del risultato auspicato. Ora il testo va alla Camera. Auspico che si abbia la consapevolezza che ogni tentativo di ulteriori modifiche, ogni interferenza per vanità o demagogia, rappresenterebbe la morte della legge perché i tempi parlamentari sono davvero stretti e i nemici dell'equo compenso non aspettano altro per tentare nuovamente di bloccarlo".