Con un comunicato ufficiale, il Ministero del Lavoro fa chiarezza sulle intenzioni del ministro a proposito dell'equo compenso e sgombra il campo da un equivoco che era nato durante la sua audizione davanti alla commissione Lavoro del Senato che potrà, così, riprendere in maniera più serena il suo lavoro finalizzato, con il consenso unanime delle forze politiche, alla approvazione di una norma dall'alto valore morale.
Il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali,
Elsa Fornero, ha ribadito al presidente dell'Ordine dei giornalisti
Enzo Iacopino, nel corso di una conversazione telefonica, le sue forti perplessità circa il ddl sull'equo compenso. Ha peraltro precisato di non aver mai espresso alcun parere negativo in Commissione Lavoro al Senato.
Le perplessità del Ministro sono legate al fatto che l'articolo 1 comma 23 della legge di riforma del mercato del lavoro fissa regole precise circa i giovani precari, regole valide anche per chi lavora nel mondo editoriale.
Il Presidente Iacopino, dal canto suo, ha illustrato al Ministro le ragioni che impongono una sanzione specifica a quegli editori che non rispettano le norme, compensando con pochi euro il lavoro dei giornalisti. Il Presidente dell'ODG ha ribadito la disponibilità a individuare soluzioni in sede di Commissione tecnica nel confronto con Parlamento e Fieg.
Dichiarazione dell'Onorevole
Enzo Carra:
"Le parole che il ministro Fornero ha detto al Presidente dell'Ordine dei giornalisti Iacopino possono essere un passo avanti per l'approvazione definitiva della legge sull'equo compenso. Le perplessità del ministro non equivalgono ad una opposizione del governo alla legge. Il Parlamento legiferi, dunque, e il ministro Fornero avra' tempo per superare i suoi dubbi ed esprimersi finalmente a favore della legge''.