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Europa online, l’Ordine dei Giornalisti esprime preoccupazione per le sorti della testata

30/12/2014
Il quotidiano "Europa" resterà on line e la testata verrà mantenuta in rete dal Partito democratico, con una redazione in buona parte rinnovata. La decisione è stata adottata negli ultimi giorni e resa nota dall'ex direttore Stefano Menichini con un editoriale sul sito web del quotidiano, nel quale viene ricordato che "da oltre due anni Europa è ininterrottamente in fase di ritirata strategica, tagliando i costi, abbandonando le edicole, ridimensionando personale e stipendi".
Oltre un mese fa il giornale aveva cessato di essere stampato, abbandonando la pubblicazione cartacea per passare a quella online, un passaggio che faceva presagire la soppressione della testata e che, per ora, porta alla cassa integrazione per buona parte dei lavoratori.
Europa scrive Menichini, “non si spegne e questo era l`obiettivo più importante alla fine di un 2014 che ci ha visto più volte sull`orlo della chiusura e che s’è già portato via molte altre testate a cominciare dai cugini dell`Unità".
Da gennaio 2015 Europa sarà quindi prodotta nella sede del Partito democratico "a opera di alcuni colleghi attualmente in forza all`ufficio stampa del Pd integrati da una estrema minoranza dei redattori che hanno fatto il giornale in questi anni. Appena possibile, ci si dice, riprenderanno gli sforzi per trovare nuovi soci e ulteriori risorse. Per ora si salvano le testate ma non coloro che hanno dato loro valore".
Preoccupazione per le sorti di “Europa” e del quotidiano “l’Unità” sono state espresse dal presidente dell’Ordine nazionale dei Giornalisti Enzo Iacopino a Matteo Renzi nel corso della conferenza stampa di fine anno del Presidente del Consiglio. Anche la Fnsi in un comunicato si dice preoccupata “per il futuro di Europa”. Il sindacato, si legge nella nota, “è vicino ai colleghi e li continua a sostenere nel loro impegno per la ricerca di dialogo e negoziato”.