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Eurozona, il rigore penalizza la crescita: convegno a Roma

12/04/2014
L'approfondimento dei contenuti del patto di stabilità e il coordinamento delle politiche economiche dei Paesi dell'Eurozona sono stati il tema del seminario di aggiornamento promosso dal Gruppo di Lavoro Informazione Economica del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti in collaborazione con l'Ordine del Lazio, che si è tenuto venerdì 11 aprile nella Sala delle Bandiere dell'Ufficio di rappresentanza del Parlamento Europeo a Roma.
Hanno partecipato all'incontro, valido anche per il conseguimento di crediti per la formazione professionale continua, oltre cento giornalisti del Lazio e di altre regioni.
Ewelina Jelenkowska-Lucà, capo del settore stampa e media della rappresentanza in Italia della Commissione Europea, ha illustrato le linee guida della strategia europea per la crescita nel Piano 2020 che prevede una serie di politiche di orientamento per un futuro sostenibile, anche dal punto di vista ambientale, e orientato all'occupazione.
Obiettivo delle norme è portare il patto di stabilità e crescita, concluso con la creazione della moneta unica, a realizzare un "bilancio più responsabile", con l'applicazione di regole più efficaci considerando anche la crisi economica perdurante, ha spiegato, con lo scopo di arrivare a un'armonizzazione delle politiche economiche dei Paesi dell'eurozona.
Fin qui le regole, che sono quelle comunque del rigore di cui è portatrice in primis la Germania guidata dalla cancelliera Angela Merkel. Un rigore che penalizza la crescita, come hanno sostenuto, nel confronto che è seguito alla parte tecnica, i due eurodeputati Roberto Gualtieri del Pd/Pse e Alfredo Pallone dell'Ncd/Ppe. Entrambi si sono trovati concordi sulla necessità di una attenuazione della politica della austerità, sottolineando come, a fronte dell'introduzione di una moneta unica, non sia ancora stata adottata una politica economica unica da parte dei Paesi Ue.