La formazione professionale permanente deve diventare al più presto obbligatoria per tutti i giornalisti iscritti all'Albo. Lo chiedono i presidenti dei Consigli dell'Ordine dei giornalisti di quattro regioni - Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Veneto - in un ordine del giorno approvato domenica 20 marzo a Fumane (Verona) nell'ambito di uno dei consueti incontri degli Ordini del Nordest, alla presenza di consiglieri regionali e nazionali, del direttore della Scuola di formazione e aggiornamento Dino Buzzati dell'Ordine Veneto, e del direttore della formazione della neonata Fondazione dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna.
Nel documento, sottoscritto da Gerardo Bombonato, Piero Villotta, Fabrizio Franchi e Gianluca Amadori, e inviato al presidente del Consiglio nazionale, Enzo Iacopino, si invita il Cnog "a considerare l'urgente necessità di adottare linee di indirizzo finalizzate ad introdurre, con la necessaria gradualità, precisi percorsi di formazione e aggiornamento professionale per tutti gli iscritti all'Albo dei giornalisti, rendendone obbligatoria la frequenza al fine di mantenere l'iscrizione all'Ordine, così come già accade per tutte le altre professioni (avvocati, commercialisti, ecc.)".
Secondo i presidenti dei quattro Consigli regionali firmatari dell'ordine del giorno, la preparazione professionale dei giornalisti "costituisce presupposto essenziale per garantire un'informazione rigorosa, completa e autorevole; per difendere la libertà di critica e di cronaca e il diritto dei cittadini ad essere informati in maniera completa; nonché per rivendicare con sempre maggiore forza il diritto a compensi giusti e dignitosi per l'attività giornalistica". E lo strumento lo strumento fondamentale e irrinunciabile per assicurare ai giornalisti una completa e adeguata preparazione professionale viene individuato in un'attività di formazione e aggiornamento permanente.
Al fine di occuparsi di formazione e aggiornamento professionale l'Ordine dei giornalisti dell'Emilia-Romagna ha da poco costituito una Fondazione che potrà cercare anche finanziamenti pubblici e privati per l'organizzazione di corsi e seminari. L'Ordine del Veneto ha creato quattro anni fa una Scuola di formazione e aggiornamento intitolata a Dino Buzzati.