Editore:
Rubbettino (2011), pag.203, Euro 14,00
Vi è una storia “ufficiale” del Risorgimento, quella che è narrata soprattutto nei testi delle scuole (o è ricostruita secondo gli schemi di una consolidata storiografia); ve n’è, però, un’altra “semiclandestina”, poco conosciuta.
Nel processo di revisione del Risorgimento italiano, che da qualche tempo studiosi e ricercatori stanno ricentrando, questo libro offre un contributo particolare, dedicato alle conseguenze della “conquista del Sud”. Per l’Autore, infatti, si trattò di una “conquista militare” che non migliorò le condizioni sociali ed economiche di quelle popolazioni; anzi le peggiorò.
Lino Patruno supporta la sua ricerca con documenti inediti, mostrando le luci e le ombre durante il regno dei Borboni nelle “Due Sicilie”; rivela i retroscena politici della “invasione” e gli “errori” commessi nei confronti del Meridione, dopo l’Unità.
Molte pagine, poi, sono dedicate al “brigantaggio” che all’inizio fu un movimento di “Resistenza”.
Quello di Patruno è un viaggio nel “Fuoco del Sud”, nella galassia dei “Movimenti meridionali” che – grazie anche a Internet – raccolgono e diffondono sia l’orgoglio meridionale, sia la storia taciuta dalle “reticenze”. Un viaggio pieno di sorprese, ricostruito con vigore partecipativo e con le regole del “giornalismo d’inchiesta”, basato soprattutto su alcuni non vero: come quello che l’annessione delle Due Sicilie fu decisa con il Plebiscito (il Regno sarebbe stato conquistato senza una dichiarazione di guerra).
Lino Patruno, giornalista e saggista, è stato per tredici anni Direttore della “Gazzetta del Mezzogiorno” di Bari. Ha sviluppato in tanti libri i temi dei suoi studi/ricerche sulla storia, la società e l’economia del Sud (“Alla riscossa terroni”, il più recente). Insegna “Comunicazione” nell’Università di Bari ed è Direttore della Scuola di Giornalismo dell’Ordine regionale della Puglia.