Il dovere di rispettare la legge vigente che, in assenza dei provvedimenti attuativi di quella che sbrigativamente ed erroneamente viene da alcuni definita la riforma dell’Ordine dei giornalisti, mi obbliga ad indire le elezioni per il rinnovo del Consiglio nazionale con le norme che hanno fin qui regolato la vita dell’Odg.
Ho segnalato questo rischio, fin dal 27 ottobre, al Signor Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, con una
lettera che qui integralmente richiamo. Ho avuto assicurazioni che il Ministro ha fatto quanto di sua competenza.
Resta, però, per me e per i Consigli regionali il dovere di rispettare le norme vigenti, che non sono quelle che molti auspicano e che personalmente attendo con speranza liberatoria di porre fine ad una sterile e a volte strumentale contrapposizione tra quanti dichiarano di volere la riforma della legge sull’Ordine e quanti si opporrebbero solo perché chiedono per tutta la categoria un rispetto reale e non recitato nelle riunioni.
L’articolo 16 del D.P.R. 115/1965 prevede per il presidente del Cnog il dovere di indire le elezioni almeno 40 giorni prima della scadenza della consiliatura, fissata al 31 dicembre 2016.
Pur non avendone obbligo alcuno in base alla legge, ha preventivamente comunicato al Comitato esecutivo, in data 8 novembre, e al Consiglio nazionale, oggi, che ho indetto le elezioni per il rinnovo del Cnog, fissando le date nelle tre domeniche del 22 e 29 gennaio 2017 e 5 febbraio (per l’eventuale turno di
ballottaggio).
Non era materialmente possibile procedere alle elezioni nel mese di dicembre, non solo per la consolidata prassi di celebrarle in epoca successiva alla scadenza (sancita perfino con legge nr 165 del 2004, aggiornata dalla legge di stabilità del 2015 per quanto concerne le Regioni), ma anche per due motivi:
1) le difficoltà logistiche a stilare un calendario con tre domeniche consecutive utili in un mese ricco di festività;
2) il desiderio di consentire al Governo di avere un po’ di tempo in più per mettere a punto i decreti attuativi della legge delega, con i passaggi parlamentari che richiedono almeno 40 giorni.
Ho ritenuto, inoltre – per rispettare quanto previsto dal D.L. 293/1994, convertito con modificazioni dalla legge 444 del 1994 e dall’articolo 23 della legge 69/1963 – in base ai doveri che mi derivano dal sopra citato articolo 16 del D.P.R. 115/1965, di stabilire che il nuovo Consiglio nazionale si riunirà il 13, 14 e 15 febbraio per il rinnovo della cariche, rispettando così le prescrizioni che riguardano gli obblighi e i limiti legati all’ordinaria amministrazione.
Ho altresì ricordato, nei giorni scorsi, ai Consigli regionali che per loro vige l’obbligo, previsto dalla stessa legge vigente (art 4 della l. nr 69/1963) di convocare l’assemblea per le elezioni almeno venti giorni prima della scadenza della consiliatura, cioè entro il 12 dicembre. Tale obbligo non riguarda tre regioni (Umbria, Sardegna e Trentino A.A.) che hanno una scadenza successiva alla fine dell’anno e non sono stati, quindi, prorogati.
Come di consueto, i Consigli regionali potranno avvalersi della facoltà di indire le elezioni – senza violare alcuna norma – nelle giornate già fissate per il rinnovo del Cnog.