Il vicepresidente nazionale dell'Ordine dei giornalisti, Santino Franchina, e il presidente dell'Ordine di Sicilia, Riccardo Arena, esprimono grande apprezzamento nei confronti del prefetto di Messina, Stefano Trotta, per l'attenzione dimostrata verso la categoria ed in particolare dei giornalisti messinesi, in un momento tanto delicato per la libertà di informazione. Per ben due volte infatti, negli ultimi tre mesi, il rappresentante del Governo ha dovuto, anche su segnalazione della consigliera regionale Gisella Cicciò, convocare il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica per affrontare vicende che hanno visto coinvolti alcuni giornalisti messinesi, fatti oggetto di aggressioni, insulti e minacce all’interno della casa comunale, sui social network e in generale sul web. In entrambe le riunioni e' stata discussa la problematica relativa al mancato rispetto della legge 150 del 2000 (che disciplina le attività di informazione e comunicazione nel pubblico e nel privato) da parte dell'Amministrazione comunale di Messina, che non dispone ancora di un idoneo ufficio stampa.
All'ultimo incontro convocato dal prefetto Trotta, agli inizi di dicembre, oltre alla consigliera Cicciò, hanno partecipato Santino Franchina e il segretario dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia, Concetto Mannisi, ma anche l'editore della testata online TempoStretto, Pippo Trimarchi, e la giornalista Rosaria Brancato, che hanno denunciato uno stato di tensione, generato soprattutto da intimidazioni e offese sistematiche sulla rete, che rendono impossibile il sereno svolgimento della professione.
I rappresentanti dell'Ordine hanno espresso al prefetto e ai vertici delle forze dell'ordine (anch’essi presenti) seria preoccupazione per l'escalation di manifestazioni di insofferenza e di violenza verbale registrate a Messina, in particolare nei confronti della stampa che non si allinea sulle posizioni di alcuni movimenti vicini alla giunta comunale e da cui il sindaco Accorinti non ha mai ufficialmente preso le distanze. Il prefetto ha assicurato massima attenzione, garantendo un suo ulteriore intervento istituzionale.