"Noi giornalisti non dobbiamo essere la buca delle lettere di nessuno: questo riguarda anche le intercettazioni. Sono stufo di leggere su tutti i giornali pagine e pagine di sbobinati senza senso che coinvolgono persone che non sono nemmeno indagate. Dobbiamo selezionare le notizie con interesse per i cittadini senza guardare dal buco della serratura”. Così Enzo Iacopino, presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, nel confronto a due con Matteo Ricci, vicepresidente nazionale del Pd e sindaco di Pesaro, sul tema “Ordine sì, Ordine no” organizzato in occasione del trentennale dell’Ordine delle Marche, a Senigallia.
Per Matteo Ricci, “diffondere le intercettazioni è spesso una cosa barbara: servono per fare il processo, non informazione, possono coinvolgere anche persone non indagate e alimentano solo il gossip. Occorre, però – ha aggiunto – fare un mea culpa come classe politica. Le intercettazioni e le infamie, invece che le idee, vengono usate da molti proprio per fare politica”.
Il dibattito, moderato dal giornalista Luca Semprini di Sky Tg24, si è svolto nell’ambito di una giornata di studio organizzata dall’Ordine dei giornalisti delle Marche, presieduto da Dario Gattafoni, con l’intento di analizzare i cambiamenti intercorsi nella professione giornalistica nell'ultimo trentennio, anche alla luce delle novità che stanno interessando lo stesso Ordine professionale dei giornalisti.