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Giornata della memoria a Cagliari, Iacopino: “Ricordiamo i morti ma rispettiamo i giornalisti vivi”

05/05/2014
Un elenco lungo 28 nomi dal Dopoguerra ad oggi. Da Cosimo Cristina, assassinato dalla mafia nel 1960, a Vittorio Arrigoni, rapito e ucciso nella striscia di Gaza nel 2011. Ventotto storie rievocate il 3 maggio a Cagliari nel corso della settima Giornata della memoria dei giornalisti uccisi da mafie e terrorismo, manifestazione organizzata dall'Unione cronisti italiani (Unci), che quest'anno si è svolta a Cagliari. Presenti anche molti parenti delle vittime.
«Ricordiamo i morti - ha detto il presidente nazionale dell'Ordine, Enzo Iacopino - ma, prima che li ammazzino o si ammazzino, rispettiamo i giornalisti vivi».
Il segretario della Fnsi, Franco Siddi, ha ricordato che per i giornalisti si tratta di esempi da seguire, e del ruolo svolto dal sindacato per la difesa dei lavoratori: «Di fronte alla crisi e alla chiusure - ha detto - non possiamo fare molto. Ma andiamo dovunque ci sia bisogno di mettere in risalto certe situazioni».
Affrontato durante la giornata anche l'argomento dei giornalisti minacciati o sottopagati, ed i casi di cronisti che, stanchi e depressi, si son tolti la vita. Un appello da Leone Zingales, Unci Sicilia: «Fateci realizzare il museo dell'Antimafia: perchè si è fermato tutto?».