Il Consiglio regionale dell'Ordine dei giornalisti del Veneto ricorda che nelle redazioni giornalistiche gli stagisti non possono essere inseriti in produzione: non è consentito, dunque, il loro impiego per la realizzazione in autonomia di servizi giornalistici, né il loro utilizzo per le sostituzioni ferie o per far fronte a carenze di organico redazionale.
Gli stage - previsti dalla legge - vanno intesi come periodi di formazione per gli "studenti", con affiancamento a giornalisti iscritti all'Albo professionale in servizio nelle redazioni ai quali spetta il compito di impartire le necessarie istruzioni tecnico-professionali e di guidare gli stagisti nell'attività svolta durante il periodo di stage. Si ricorda che, in nessun caso, il periodo di stage in una testata giornalistica avrà valore per l’iscrizione all’Albo dei giornalisti.
Le violazioni accertate nell'utilizzo degli stagisti nelle redazioni giornalistiche saranno segnalate alle autorità competenti, sia sotto il profilo di eventuali responsabilità penali per abuso di professione giornalistica, sia sotto il profilo previdenziale. Si ricorda che sono in corso da parte dell'Inpgi numerose ispezioni in aziende editoriali, e non sono mancate pesanti sanzioni nei casi accertati di utilizzo improprio degli stagisti.
Il Consiglio regionale dell'Ordine dei giornalisti del Veneto invita anche le Università a verificare il rispetto delle norme relative all'utilizzo dei stagisti da parte delle redazioni giornalistiche con cui abbiano attivato convenzioni.