Inviato Rai spintonato dal servizio di scorta a Maroni: la solidarietà dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria a Gregorio Corigliano
"L'episodio di cui ieri, al convegno su "Sviluppo e sicurezza" organizzato a Catanzaro da Confindustria Calabria, è stato vittima il collega Gregorio Corigliano ad opera del servizio d'ordine che ruotava attorno al Ministro dell'Interno Roberto Maroni, lascia sconcertati". Lo afferma il Presidente dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri. "Il collega Corigliano – sostiene Soluri - aveva solo chiesto e tentato, come era suo dovere di giornalista della sede calabrese della Rai, di avvicinarsi al Ministro per intervistarlo. Per tutta risposta è stato allontanato di forza ed in malo modo tanto da finire rovinosamente a terra ai piedi del palco del Teatro Politeama che ospitava il convegno. Non è la prima volta che accade, in Italia, che uomini di scorta confondano il diritto-dovere di salvaguardare il personaggio che seguono con il "diritto" di tenere comportamenti sprezzanti, offensivi o addirittura violenti. L'Ordine dei Giornalisti della Calabria, nell'esprimere a Gregorio Corigliano la solidarietà più piena, sente il dovere di richiamare chiunque rappresenti le Istituzioni ad un atteggiamento rispettoso del ruolo, dei compiti e della funzione dei giornalisti che, è bene precisarlo, non possono essere utilizzati solo a fini di amplificazione dei propri messaggi, ma devono essere messi nella condizione di esprimere compiutamente la propria professionalità. Se qualcuno pensa che i giornalisti possano o debbano trasformarsi in semplici "reggimicrofono" per raccogliere le frettolose e spesso svogliate dichiarazioni del politico di turno, ha certo una visione distorta di questa nostra professione. Siamo sicuri - aggiunge Soluri - che il ministro Maroni, che ovviamente non ha colpe per quanto accaduto, saprà farsi interprete di queste esigenze invitando gli uomini della sua scorta ad un comportamento meno "bellicoso" nei confronti dei vari professionisti dell'informazione. Le scuse del Viminale al collega Gregorio Corigliano - conclude il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria- sarebbero un gran bel gesto, capace di ricondurre l'episodio nell'alveo del criticabile comportamento del singolo e di affrancare l'entourage di Maroni da ombre certamente immeritate" (Ansa).
Che bel gesto le scuse del Ministro
Niente male il fatto che nell’ambito di un convegno sulla sicurezza si “atterrino” i giornalisti, impedendo loro di dare ai cittadini informazioni complete. Gregorio Corigliano è cronista scrupoloso da molti anni in una terra di frontiera qual è la Calabria. Sa, quindi, come muoversi per non ostacolare il prezioso lavoro delle forze dell’ordine e degli uomini di scorta ai politici.
L’incidente di ieri non va certo sopravvalutato ma sarebbe davvero un bel gesto se il ministro Roberto Maroni facesse prevenire a Gregorio Corigliano un biglietto di scuse.