La dirigenza del gruppo editoriale Riffeser Monti ha presentato al Coordinamento dei Cdr un piano di tagli con lo smantellamento dell'edizione del lunedì (riduzione di pagine, accorpamenti dei fascicoli locali e un drastico ridimensionamento degli organici domenicali). A questo si è aggiunto il confezionamento di pagine fredde con inchieste, approfondimenti e interviste da realizzare durante la settimana e da utilizzare sul numero del lunedì, provocando un ulteriore aggravio dei già insostenibili carichi di lavoro per le singole redazioni. Tutto questo per ottenere una riduzione di almeno il 25% del lavoro domenicale.
"Il Coordinamento dei Cdr, dopo aver ricordato i sacrifici sostenuti dalle redazioni con 416, solidarietà, cassa integrazione, straordinari non pagati, i precedenti tagli sulle domeniche, accordi non rispettati e tagli ai corrispondenti, ha rigettato un piano che considera irricevibile. Ecco il comunicato dei comitati di redazione delle testate del gruppo.
"Cari lettori, i giornalisti di questo gruppo da oggi sono in stato di agitazione nei confronti di una direzione e un'azienda che continuano a impoverire i nostri giornali.
Da anni siamo alle prese con stati di crisi che hanno portato al prepensionamento decine e decine di colleghi, organici ridotti ai minimi termini e tagli agli stipendi.
Ciò nonostante ci impegniamo quotidianamente a offrirvi un'informazione puntuale, completa, all'altezza della tradizione delle nostre testate e del prezzo che ogni giorno vi viene richiesto in edicola. Ancora una volta però, l'azienda intende sopperire a scelte strategiche sbagliate, facendo pagare il conto a voi lettori e a noi giornalisti, decidendo di impoverire l'offerta informativa delle edizioni del lunedì, riducendo le pagine sia di cronaca sia di sport, accorpando fascicoli locali e diminuendo drasticamente il corpo redazionale. Siamo consapevoli del prolungarsi del difficile periodo in cui versa il settore editoriale, ma siamo anche certi che solo con un'informazione completa e di qualità si possa uscire da questa crisi.
Purtroppo chi ci dirige pare non averlo compreso e come unica soluzione vorrebbe imporre ulteriori tagli indiscriminati e senza logica. Le redazioni di Quotidiano Nazionale, Quotidiano.net, il Resto del Carlino, La Nazione e il Giorno continueranno a difendere il patrimonio informativo di queste testate e i diritti dei giornalisti".
I comitati di redazione di Quotidiano Nazionale, Quotidiano.net, il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno.