I sicari di Trastevere

Il libro, oltre ad avere il ritmo del giallo, è un racconto storico efficace. La trama è imperniata sull’uccisione di un giornalista, nel freddo Carnevale del 1875, a Roma. Quando diciassette pugnalate lo trafiggono, è solo nella redazione del quotidiano “La Capitale” che dirige. Il delitto si presenta, da un lato, come la congiura di una banda scalcinata della malavita di Trastevere, dall’altro, come la possibile coda di una storia di adulteri. Entrambe le ipotesi, però, sembrano condurre a mandanti più in alto. Tanti i personaggi: il bullo di quartiere, il giovane leader carismatico, la ragazza del popolo, l’aristocratico ribelle, passando per giornalisti (presi tra denunce e idealismo), tipografi coraggiosi, speculatori e oscuri comitati d’affari, ricatti e tradimenti.

Roberto Mazzucco (1927-1989) è stato commediografo e storico del teatro. Le sue opere sono state rappresentate in molti Paesi d’Europa e negli Stati Uniti. “I sicari di Trastevere”, riproposto in questa edizione, scritto venticinque anni fa, è stato il suo unico romanzo.