La Carta di Firenze è legge. Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti ha approvato la
carta deontologica scritta a Firenze dai colleghi free lance, collaboratori e precari di tutta Italia. La carta è uno strumento deontologico innovativo per disciplinare modelli virtuosi di collaborazione tra giornalisti e cooperazione con editori per cementare ancora la fiducia tra stampa e lettori. Normerà condotte e comportamenti che potranno diventare anche oggetto di procedimento disciplinare ordinistico o sindacale in caso di violazione.
Dopo l’approvazione in consiglio (all’unanimità con sole tre astensioni) il documento sarà diffuso tra gli Ordini regionali per entrare in vigore dal 1° gennaio prossimo.
«Un passo importante – ha detto il presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino – che rappresenta uno dei cardini dell’azione a tutela dei colleghi in difficoltà. Un dovere morale da parte di chi per troppi anni è stato a guardare e ha accettato senza muovere un dito lo sfruttamento indiscriminato ai danni di colleghi».
«Abbiamo dedicato la carta di Firenze alla memoria di Pierpaolo Faggiano – ha detto il coordinatore del gruppo di lavoro sul Precariato dell’Odg, Fabrizio Morviducci – il ringraziamento va a tutto il consiglio che ha recepito la richiesta di aiuto di tanti colleghi. Un grande ringraziamento personale va a tutti i colleghi del gruppo di lavoro: Paolo Tomassone, Alessandro Mantovani, Cosimo Santimone, Massimiliano Saggese, Antonella Cardone, Francesca Cantiani, Domenico Guarino, e ai coordinatori dei gruppi di lavoro che hanno operato a Firenze: Ciro Pellegrino, Nicola Chiarini, Maria Giovanna Faiella, Patrizia Tossi».