Editore:
Neos (2015), pag.111, Euro 13,00
Quindici campioni, fuoriclasse che hanno scritto pagine memorabili del grande libro dello sport. Il destino è solo una scusa parla di loro, delle imprese, dei successi di questo manipolo di eroi. Un cammeo ciascuno, poche pagine per ripercorrere in breve le loro storie, quelle vere, partendo però da una manciata di minuti di queste vite straordinarie. Istanti frutto dell’immaginazione dell’autore, frammenti verosimili ma mai accaduti. Un momento privato, un ricordo che riaffiora e li smuove, che ondeggia davanti ai loro occhi e li riporta indietro, proprio nell’attimo in cui tutto sembrava finito. Perché sono sportivi che hanno affrontato prove ardue (malattie, scetticismo, infortuni, pregiudizi) e le hanno superate, forti del coraggio e della convinzione nei propri mezzi, doti umane, alla portata di tutti. Inseguire i propri sogni si può e si deve, crederci fino in fondo e lottare per realizzarli è il modo migliore di vivere. E il segreto per riuscirci, anche quando sembra impossibile. Questo è ciò che Il destino è solo una scusa mette in evidenza, attraversando le vicissitudini di nomi altisonanti, come Mohammad Alì o Ferenc Puskas, ma anche raccontando storie meno note o quasi dimenticate, come quelle di Natalie Du Toit o di Elizabeth Robinson. Ogni racconto è introdotto da una citazione di autori importanti, frasi che anticipano in parte la sfaccettatura del coraggio che i vari personaggi hanno messo in mostra. Dal dolore che ha esaltato Fiorenzo Magni, alla passione che ha riportato sul terreno di gioco Eric Abidal; dalla geniale follia di Tazio Nuvolari all’orgoglio di essere donna che ha spinto Fanny Blankers-Koen verso imprese proibite. Tante discipline sportive, un unico filo conduttore: non esistono scuse, smettere di lottare non può essere un’opzione. Cadute e rinascite, dubbi messi da parte a fatica, rivincite inseguite con ferocia e fiducia, senza arrendersi mai, sconfiggendo anche quello che in tanti chiamano destino. Sono miti dello sport, ma in questi racconti emergono soprattutto come persone normali, capaci di soffrire, di ricominciare, di sognare. Jacopo Casoni, giornalista dell’emittente lombarda Telenova e all’esordio come scrittore, ha voluto un libro agile, da scorrere senza fatica e d’un fiato, “una pillola di ottimismo, l’unico additivo naturale in grado di curare ogni malanno dell’anima”. La prefazione è di Riccardo Signori, per anni storica firma de Il Giornale, l’appendice di Maurizio Delucchi e le illustrazioni di Alessandro “Alex” Miozzi.