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Il Comitato esecutivo, riunito a Roma il 20 dicembre 2006, ha verificato le finalità del progetto europeo Equal "Tratta no! Un altro punto di vista" sul fenomeno della tratta di esseri umani che, secondo le stime delle Nazioni Unite provoca ogni anno almeno 700.000 vittime.
Dal 1996 l'Unione Europea si è impegnata attivamente per elaborare una linea d'azione esaustiva e multidisciplinare che coinvolga i paesi di origine, transito e destinazione, al fine di prevenire e combattere la tratta degli esseri umani. Questa linea d'azione è guidata da tre importanti principi: prevenzione della tratta, protezione e sostegno alle vittime, efficacia dei procedimenti penali contro i mercanti di essere umani. Inoltre la strategia comunitaria è stata finalizzata a migliorare il coordinamento delle attività dei vari organismi pubblici ed è aumentata la cooperazione tra le agenzie pubbliche competenti e le organizzazioni della società civile.
Di conseguenza il Comitato ritiene necessaria una informazione sul fenomeno che risulti efficace, approfondita e corretta, in particolare sotto il profilo del rispetto delle vittime evitando atteggiamenti sensazionalisti e di colpevolizzazione nei loro confronti, anche nel rispetto della Carta di Treviso il cui testo aggiornato è stato recentemente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
A tal fine si richiama l'attenzione dei giornalisti sui seguenti aspetti:
La tratta degli esseri umani, in particolare donne e bambini, costituisce una grave preoccupazione mondiale sin dagli anni '90. l'evoluzione di questo grave reato, e delle forme correlate di sfruttamento sessuale e del lavoro che generano immensi profitti, si è intensificata grazie alla velocità e alla facilità dei viaggi e dell'uso di nuove tecnologie come Internet.
Di conseguenza il trattato sull'Unione Europea fa esplicitamente riferimento alla tratta degli esseri umani e ai reati contro i bambini. Su tale questione la Commissione ha presentato tre comunicazioni nel 1996, 1998 e 2000. Inoltre la Carta europea dei diritti fondamentali vieta esplicitamente la tratta degli essere umani. Anche la legislazione comunitaria si è evoluta per migliorare le procedure penali contro i mercati di esseri umani e agevola la protezione delle vittime.
In questo contesto pari importanza rivestono i media al fine di combattere la tratta degli esseri umani e lo sfruttamento sessuale dei bambini. Il ruolo di una adeguata informazione risulta inoltre fondamentale al fine di evitare il diffondersi di pregiudizi e stereotipi che rappresentano un grave ostacolo all'inclusione sociale e lavorativa delle persone che sono riuscite ad affrancarsi dallo sfruttamento.