I corrispondenti del Giorno stanno attuando lo sciopero delle firme: quattro di loro sono infatti rimasti senza lavoro perchè l'Azienda, la Poligrafici editoriale del gruppo Riffeser-Monti, per far quadrare i conti, se la sta prendendo con gli "articolo 12", cioè la parte contrattualmente più debole che però consente al giornale di andare in edicola. Per gli articoli cartacei questi colleghi vengono pagati da 1,5 a 10 euro a pezzo a seconda del numero di battute, mentre per quelli web da 2,5 a 4,5 euro. Ecco il comunicato del Comitato di Redazione.
"I corrispondenti de 'Il Giorno' quest'oggi attuano lo sciopero delle firme. Quattro di loro, dopo anni di servizio, sono rimasti disoccupati, altri subiranno la stessa sorte. I corrispondenti costituiscono la presenza e il radicamento del nostro giornale sul territorio e molte delle notizie proposte, in ogni settore del giornale, sono frutto della loro professionalità e del loro impegno, retribuiti con stipendi che incidono poco sul bilancio del gruppo editoriale rispetto al lavoro che svolgono. Gli articoli non firmati rappresentano ognuno dei corrispondenti che hanno perso il posto o che rischiano di perderlo e indicano che presto quegli articoli e quelle notizie potrebbero non esserci più, come loro e le loro firme, per scelte aziendali che impoveriscono Il Giorno, in termini di qualità e completezza dell'informazione. Il Comitato di Redazione de 'Il Giorno' esprime solidarietà ai colleghi e ne appoggia l'iniziativa. Assicura inoltre il massimo impegno affinché la Direzione aziendale ponga rimedio alle decisioni assunte".