Editore:
il Saggiatore (2015), pag.299, Euro 19,00
A cura di Gianni Mura, sono raccolti in questa antologia gli scritti migliori di Gianni Brera (1919-1992), estratti da: “Giornale nuovo”, “Il Giorno”, “la Repubblica”, “Settimo giorno”, “Guerin Sportivo” e dai suoi più conosciuti libri.
Nella sua lunga carriera, Brera ha saputo celebrare il lato epico del calcio e la fatica dell’atleta, i campioni intramontabili e l’italiano catenaccio. Nel colore della sua passione giornalistica, ha forgiato un linguaggio nuovo, verso il quale lo sport italiano (e persino internazionale) sarà sempre debitore. Ma ha anche cantato la terra e la lingua della Lombardia e, insieme, le terre e le lingue incontrate girovagando, non solo per il mondo dello sport, ma anche per quelli letterari e della realtà quotidiana. In sintesi, scorrendo il libro, si rivive la sua vita “bella e intensa come un Giro d’Italia”, come è stato sottolineato da più voci.
“Il principe della zolla”, infatti, custodisce le cento storie di uno scrittore che passava per giornalista sportivo: “un grande fiume senza mai problemi di siccità”, secondo Gianni Mura. Articoli battuti a caldo e dettati a braccio ai dimafonisti. Un’antologia che diventa un unico racconto, selezionato con rispetto da un allievo consapevole dell’inimitabilità del maestro.
Nel ricordo di presentazione, il terzo genito di Brera, Paolo, scrive che alle parlate locali, e in primo al luogo al lombardo occidentale, fa volentieri ricorso il padre nella creazione del proprio stile. Ma anche al latino del liceo scientifico, alle lingue estere e ai neologismi.