Editore:
Edizioni del Rosone (2013), pag.192, Euro 14,00
È una rivisitazione del “mondo confinario”, durante il fascismo. In queste pagine, l’Autore dà voce alle carte che riguardano suo padre Giuseppe e, in parte, il fratello, contenute in due faldoni del Casellario Politico Centrale. Gli anni passati al confino da Giuseppe De Vito, nell’isola di Ponza, vanno dal 1927 al 1937; mentre quelli del fratello Felice sono dal 1930 al 1933. Il libro è basato anche su vari contributi storici e testimonianze (tra tante, quelle di Amendola e di Gramsci), insieme a vari materiali raccolti da studiosi sui confinati e sulle loro difficili esperienze.