Mercoledì (13 aprile) inaugurazione dell’11° biennio con una lezione di Aldo Cazzullo e l’intervento del Presidente nazionale dell’Ordine Enzo Iacopino. Alle 21.15 spettacolo a Teatro.
“Viva l’Italia” è il titolo dello spettacolo che andrà in scena mercoledì prossimo (13 aprile), alle 21,15, al Teatro Sanzio di Urbino. E’ un lavoro multimediale tratto da un libro di Aldo Cazzullo, editorialista e inviato speciale del Corriere della Sera. Cazzullo sarà a Urbino già nel pomeriggio, su invito dell’Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino, che ha organizzato diverse iniziative per l’inaugurazione del nuovo anno accademico che coincide anche con il ventennale della Scuola. Lo spettacolo di Cazzullo concluderà una giornata di celebrazioni che comincerà nel pomeriggio, nei locali della Scuola, con una lezione sulla “tecnica dell’intervista” che il giornalista del Corriere della Sera terrà per i praticanti dell’Ifg.
Alle 18 la cerimonia ufficiale per l’apertura del nuovo biennio (2010-2012) e per il ventennale di fondazione dell’Istituto e della Scuola. Sono previsti interventi del Rettore Stefano Pivato, del Prefetto di Pesato Attilio Visconti, dell’Assessore regionale alla formazione Marco Lucchetti, del Sindaco Franco Corbucci, del Presidente della Provincia Matteo Ricci e del Presidente dell’Ordine dei giornalisti delle Marche Gianni Rossetti. L’intervento conclusivo sarà del Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine, Enzo Iacopino. Coordina i lavori Lella Mazzoli, direttore dell’Istituto.
Dopo la cerimonia ufficiale, il direttore dell’Accademia delle belle arti di Urbino, Sebastiano Guerrera, inaugurerà e illustrerà una mostra d’arte, allestita nei locali della Scuola, con diverse opere di alcuni affermati allievi dell’Accademia stessa.
Alle 21.15, infine, lo spettacolo tratto dal libro di Aldo Cazzullo, “Viva l’Italia”, che parla dei 150 anni di un’Italia fuori dagli schemi. Piuttosto che limitarsi ai valori incontestabili e alle eccellenze universalmente riconosciute, Aldo Cazzullo mette il dito nelle piaghe del Risorgimento, della Grande guerra e della Resistenza rintracciandovi, con il soccorso di una penna di rara disinvoltura, i motivi per cui dobbiamo essere orgogliosi della nostra Nazione. Non del nostro Paese e nemmeno del Belpaese fatto di pizza, spaghetti e mandolino, immagine degradante dell’italianità che sembra fatta apposta per scatenare i più aggressivi anticorpi a qualsiasi senso di identità nazionale. Cazzullo parla proprio della Patria, della Nazione, di quell’ideale talmente serio da meritare anche il sacrificio della vita.
L’ingresso a Teatro è su invito. La popolazione può partecipare (gratuitamente) fino all’esaurimento dei posti disponibili. Cinque i protagonisti dello spettacolo: Sabrina Reale al pianoforte, mentre Paolo Valerio, Michele Ghionna, Andrea De Manincor e Sabrina Modenini daranno voce ai versi di Giuseppe Ungaretti, a quelli di Carlo Emilio Gadda, alla roboante retorica di D’Annunzio o al rispetto stizzito di Metternik per l’avversario Giuseppe Mazzini.