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Intercettazioni a Bari/Il silenzio del Ministro Alfano

13/04/2011
Dagli atti relativi ad un’inchiesta, emerge che la magistratura di Bari ha disposto intercettazioni telefoniche a carico di giornalisti che si occupano di una delicata indagine. Il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino, ha così commentato:

"C’è una strana graduatoria nelle intercettazioni. Meglio, negli intercettati. Ci sono gli intoccabili nei confronti dei quali nulla deve essere fatto. E poi c’è il lungo elenco degli altri, tra i quali vanno compresi i giornalisti.
Noi non abbiamo né rivendichiamo maggiori diritti degli altri cittadini. Semmai sappiamo di avere maggiori doveri, compreso quello di garantire una informazione corretta e completa che può essere tale solo se è libera da ogni condizionamento.
Lo si può fare se la magistratura, al fine di accertare la responsabilità di reati non commessi da giornalisti, dispone a loro carico intercettazioni e usa le conversazioni di lavoro come elemento per una inchiesta? La magistratura di Bari non si è posta questo quesito ignorando il dovere, che i giornalisti hanno, di tutelare le fonti per rispettare il diritto costituzionale dei cittadini ad essere informati.
Perché tace il ministro Angelino Alfano? Perché non protesta per queste intercettazioni?"
 

SANITA':BARI;ORDINE E ASSOSTAMPA,PREOCCUPANO INTERCETTAZIONI SOTTOPOSTI A CONTROLLI DIVERSI GIORNALISTI GIUDIZIARIA
BARI, 12 APR - ''Dalla lettura del provvedimento cautelare emesso nell'ambito dell'inchiesta sulla fuga di notizie nell'inchiesta Tarantini, emerge uno scenario preoccupante nel quale risulta che l'autorità giudiziaria ha sottoposto ad intercettazioni diversi cronisti di giudiziaria di Bari con lo scopo di risalire agli autori del presunto reato''.
E' quanto affermano in una nota congiunta il presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Puglia, Paola Laforgia, e il presidente dell'Associazione della Stampa della Puglia, Raffaele Lorusso.
''Tale attivita', che colpisce innanzitutto per la sistematicità e per le dimensioni, - si legge - mette in discussione un principio fondamentale per la libertà di stampa che e' la tutela delle fonti e della loro segretezza.
Giornalisti estranei al reato su cui si indagava hanno scoperto di essere stati intercettati come strumenti viventi di ricerca della prova, avendo come unica colpa quella di fare i cronisti''. L'Ordine dei giornalisti e l'Assostampa di Puglia ribadiscono ''la fiducia nella magistratura e confidano in una rapida definizione della vicenda''. ''Tuttavia, - e' detto nel comunicato - non possono non sottolineare che il diritto costituzionalmente garantito di informare i cittadini e di farlo liberamente, nel rispetto delle leggi e delle regole, non può
essere sottoposto a controlli invasivi come quelli verificatisi in questa inchiesta''. ''Scambi di opinione tra giornalisti - si conclude - non possono diventare materia di atti giudiziari, come avvenuto in questa occasione. Così come lo strumento della intercettazione non può non incontrare dei limiti tutte le volte in cui si confronta con diritti di livello costituzionale''.(ANSA).
 

SANITA': ORDINE PUGLIA SOSPENDE TECNICO GIORNALISTA ARRESTATO
BARI, 12 APR - L'Ordine dei giornalisti della Puglia ha disposto ''l'immediata sospensione dall'albo di Andrea Morrone, giornalista pubblicista arrestato oggi nell'ambito dell'inchiesta della Procura barese sulla fuga di notizie relative all'indagine sulle escort e le feste organizzate da Giampaolo Tarantini a casa del premier''. E' detto in una nota della presidente dell'Ordine, Paola Laforgia.
''La sospensione in caso di arresto - si aggiunge nella nota - e' prevista come misura obbligatoria ai sensi dell'art. 39 della legge 69/63. Dalle notizie sinora in nostro possesso il reato contestato a Morrone, la violazione del sistema informatico degli uffici giudiziari, non riguarderebbe la sua attività giornalistica, ma sarebbe stato commesso quando questi era consulente informatico della Procura''. (ANSA).