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Intercettazioni: un giornalista che non pubblica una notizia è un cattivo giornalista

20/05/2015
Il Presidente Enzo Iacopino nel corso dell’audizione dell’Ordine dei giornalisti alla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, che ha interessato i direttori delle principali testate e la FNSI, ha messo in guardia dai rischi contenuti nella proposta di delega al Governo ad emanare prescrizioni in tema di pubblicazione di intercettazioni.
Nel richiamare le pronunce della CEDU che ha condannato le sanzioni nei confronti dei giornalisti che hanno pubblicato finanche intercettazioni illegali, il presidente Iacopino ha sottolineato che è dovere dei giornalisti fornire le notizie e che essi non possono essere i custodi dei segreti procedimentali.
La deontologia professionale pone  a carico dei giornalisti precise responsabilità che essi sono chiamati ad esercitare avendo come discrimine l’interesse pubblico che può sussistere anche nelle ipotesi in cui non è dato rilevare un reato.
Sotto questo profilo è da rivalutare il ruolo dell’Ordine rafforzando il suo potere di intervento per evitare gli abusi di chi si trasforma in “buca delle lettere” pubblicando atti privi di interesse.