“
Sul decreto intercettazioni si può certamente fare di più”,
è il commento di Lorenzo Del Boca e Enzo Iacopino, presidente e segretario dell’Ordine dei giornalisti, alle aperture che la maggioranza in Senato ha programmato sul ddl Alfano.
“E’ apprezzabile lo sforzo annunciato dal sen. Maurizio Gasparri (nella foto) e da altri autorevoli esponenti del Pdl e della Lega. Un risultato al quale l’Ordine non è estraneo perché senza cercare riflettori ha promosso e partecipato ad incontri con i parlamentari, l’ultimo dei quali martedì in Senato, per riflettere insieme sulle devastanti conseguenze delle norme così come erano state messe a punto dalla commissione. Ma si può fare di più, certamente.
Sono i magistrati a dover decidere cosa inserire nel fascicolo processuale consegnato alle parti. Sono i cittadini, per il tramite dei giornalisti, ad avere il diritto di conoscere ogni particolare delle inchieste nel momento in cui gli atti dell’indagine cessano di essere segreti. Ci sono state certamente in passato delle irresponsabili violazioni della privacy di indagati o arrestati, con conseguenze intollerabili sugli stessi e le loro famiglie. Si tratta di casi sporadici, venti o forse meno in qualche decennio. Comportamenti deplorevoli anche se riguardassero un solo episodio. Ma occorre evitare che questo diventi un alibi per provvedimenti punitivi nei confronti non dei giornalisti, ma dei cittadini privati del diritto di sapere. Auspichiamo che già in Senato possa essere fatto un ulteriore sforzo in aggiunta a quello che si prefigura a favore agli editori. L’aver accolto la richiesta dell’Odg di prevedere la non punibilità per tutti “i giornalisti iscritti all’Ordine” che per documentare quel che avviene non chiedono l’autorizzazione a registrare audio o video è un passo nella giusta direzione. Se ne possono fare altri, facendo prevalere – con un confronto sereno – il buonsenso. Si può certamente fare di più: non per i giornalisti, ma per tutelare i diritti dei cittadini. Si deve fare di più”.