Editore:
Rizzoli (2011), pag.267, Euro 18,00
1981: due coincidenze nello stesso giorno, 10 giugno, nel tardo pomeriggio Alfredino Rampi scivola in un pozzo nella campagna di Vermicino, vicino a Frascati; alle 19,00 a San Benedetto del Tronto un giovane antennista, Roberto Peci, fratello di Patrizio (pentito delle BR) viene rinchiuso nel bagagliaio di un auto e condotto in una “prigione del popolo”, per essere “processato” e poi ucciso.
Walter Veltroni, in questo volume, racconta la partecipazione emotiva di uno scrittore per quelle due tragedie parallele. Rivela, inoltre, aspetti inediti e coglie nei due episodi l’inizio di quello che sarebbe diventata la televisione: il grande occhio che trasforma la realtà in reality. A Vermicino fa irruzione, con tutta la sua potenza, nella vita vera di persone vere, annulla persino la distanza tra la dimensione pubblica e il momento della morte. Nella prigione di Roberto Peci, i brigatisti adeguano le modalità del sequestro alle nuove regole della società della comunicazione, usando la telecamera.
In appendice, una riflessione di Eugenio Borgna, professore emerito di Psichiatria all’Ospedale Maggiore di Novara.