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L’Osce all’Italia: proteggete i giornalisti

01/09/2015
La rappresentante Osce per la Libertà dei media, Dunja Mijatović, ha chiesto alle autorità italiane di garantire maggiore protezione agli operatori dei media, tenendo conto dei recenti attacchi contro giornalisti che riferivano sulle attività di gruppi della criminalità organizza. E' quanto si legge in una dichiarazione pubblicata a Vienna dall'ufficio della Rappresentate dell'Osce, diffusa in Italia da “Ossigeno per l'Informazione”. La nota dell'Osce si riferisce a due episodi avvenuti pochi giorni fa.  Il 21 agosto Alessio Viscardi, reporter investigativo di Fanpage.it, ha ricevuto minacce di morte da un gruppo di quattro persone mentre stava effettuando alcune ricerche sul funerale di Vittorio Casamonica, che si è tenuto il 20 agosto.
Il 22 agosto una troupe televisiva di Rai3 è stata fermata dai residenti locali e minacciata durante le riprese in una zona di Roma dove vivono vari membri della famiglia di Casamonica. “Questa tendenza crescente di minacce e atti intimidatori ai danni di giornalisti in Italia deve essere interrotta e invertita”, ha detto Mijatović, esortando le autorità ad indagare rapidamente sui casi.
Secondo la Relazione pubblicata ad agosto dalla Commissione parlamentare antimafia, in Italia gli attacchi contro i giornalisti investigativi che si occupano di criminalità organizzata sono aumentati costantemente dal 2006. Solo in pochi casi gli autori sono stati identificati e condannati, dice ila Relazione. “Questo clima di impunità, che impedisce di perseguire i responsabili, si somma alla paura diffusa tra gli operatori dei media”, ha detto Mijatović. “Ciò danneggia gravemente anche la libertà di espressione e l’accesso del pubblico alle informazioni.”
A gennaio 2015, si legge nella nota, Dunja Mijatović ha inviato una lettera al Ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, per esprimere la sua preoccupazione sui casi che riguardano la sicurezza dei giornalisti, l’impunità dai procedimenti giudiziari e la diffamazione contro i media. Nella missiva, la Rappresentante ha richiamato l’attenzione sulle decine di incidenti contro gli operatori dei media che si sono verificati in Italia nel corso del 2014, ha fornito una sintesi di essi e ha chiesto informazioni sui casi più importanti.
A maggio 2015, la Rappresentante ha ricevuto una lettera dal ministro degli Esteri Gentiloni con le osservazioni italiane sui casi segnalati di querele per diffamazione e attacchi contro i giornalisti. I commenti includevano informazioni sulle indagini della polizia in corso su quattro degli attacchi contro i giornalisti che erano stati segnalati nella lettera della rappresentante.