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La "coerenza" di Fassino, l´informazione e l´Unipol

25/01/2008
“E’ doveroso dar atto all’onorevole Piero Fassino di coerenza personale e politica. Ieri ha accusato i giornalisti di dare una rappresentazione falsa della realtà politica ed ha invitato i cittadini a non leggere i giornali. E’ una posizione coerente, dal punto di vista personale, perché l’onorevole Fassino, in preda a un nervosismo non inusuale per lui, è stato protagonista di attacchi pubblici e sgradevoli nei confronti anche di colleghe che si occupavano di lui e dei Ds quando ne era segretario. E’ una posizione coerente, dal punto di vista politico, perché è in linea  con altre affermazioni analoghe, di altri esponenti di quello che era il suo partito, i quali invitavano a lasciare i giornali in edicola.L’onorevole Fassino e chiunque altro - di sinistra, di centro o di destra - deve rassegnarsi: i giornalisti continueranno ad onorare il loro dovere nei confronti dei cittadini senza farsi intimidire né dai politici né da recenti fantasiose ipotesi di reato avanzate da qualche magistrato. I giornalisti non si faranno dare “una regolata” dal potere politico, come ha ipotizzato il presidente della giunta regionale del Molise. E i cittadini, per limitarci all’onorevole Fassino, hanno memoria che senza i giornali e i giornalisti ben poco avrebbero saputo, tra l’altro, di quello che viene definito lo scandalo Unipol e del ruolo che i Ds e lo stesso onorevole Fassino  hanno avuto nella vicenda, indipendentemente dal fatto che non ci fosse da parte loro violazione delle norme penali”. Enzo Iacopino, segretario dell’Ordine nazionale dei giornalisti ha così commentato le dichiarazioni rese dall’onorevole Fassino a Porta a porta.