Giunto alla cinquantesima edizione, il Rapporto Censis (FrancoAngeli, 2016) interpreta i più significativi fenomeni socio-economici del Paese, nella fase di debole ripresa che stiamo attraversando. Le Considerazioni generali introducono il Rapporto, sottolineando come stiamo vivendo una "seconda era del sommerso", non più pre-industriale, ma post-terziario. Nel silenzioso andare del tempo, la società continua a funzionare nel quotidiano, a “ruminare” gli input esterni, a cicatrizzare le sue ferite. Ma, nel parallelo rintanamento chez soi di mondo politico e corpo sociale, emerge la crisi delle istituzioni. Nella seconda parte, La società italiana al 2016, vengono affrontati i temi di maggiore interesse, che fanno emergere una Italia rentier che non investe sul futuro e che, nell'anno del primato degli irresistibili flussi, sperimenta insorgenti piattaforme di relazionalità, nonostante si sia rotta la cerniera tra élite e popolo.
Nella terza e quarta parte si presentano le analisi per settori: la formazione, il lavoro e la rappresentanza, il welfare e la sanità, il territorio e le reti, i soggetti e i processi economici, i media e la comunicazione, la sicurezza e la cittadinanza.
Per quanto riguarda i media e la comunicazione, i punti principali dell’analisi sono dedicati ai consumi mediatici degli italiani nel 2016, al boom del digitale anche nella crisi, il ricentraggio su contenuti e piattaforme delle media company e come cambiano i comportamenti nell’epoca della disintermediazione.
Il monitoraggio finale, inoltre, evidenzia che di fronte al calo delle vendite dei quotidiani, l’informazione online è in crescita, con una discreta diffusione degli abbonamenti digitali. I dati di diffusione media mensile dei principali quotidiani nazionali, monitorati tra agosto 2015 e luglio 2016, evidenziano una ulteriore flessione.
La rilevazione dei consumi mediatici degli italiani nel 2016 evidenzia che: la televisione continua ad avere un pubblico sostanzialmente coincidente con la totalità della popolazione (il 97,5% degli italiani); tengono anche gli ascolti della radio, con una utenza complessiva pari all’83,9% degli italiani; mantengono i propri lettori i settimanali (+1,7%) e i mensili (+3,9%), ma non i libri cartacei; infine la penetrazione di internet aumenta di 2,8 punti percentuali, nell’ultimo anno, e l’utenza della rete tocca un nuovo record, attestandosi al 73,7% degli italiani (e al 95,9% dei giovani under 30).
La Fondazione Censis (Centro Studi Investimenti Sociali) svolge dal 1964 una articolata attività di ricerca, consulenza e assistenza tecnica in campo socio-economico. Tale attività si è sviluppata nel corso degli anni attraverso lo svolgimento di studi sul sociale, l'economia e l'evoluzione territoriale. Dal 1967 realizza l'annuale Rapporto sulla situazione sociale del Paese, strumento di interpretazione della realtà italiana.