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La crisi delle testate in Toscana: ordine del giorno del Cnog

30/03/2012
Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, riunito a Positano nei giorni 29 e 30 marzo 2012, ha approvato all’unanimità il seguente ordine del giorno:
 
Non percepiscono compensi per le loro collaborazioni da oltre un anno. Compensi che si aggiravano comunque sui cento euro (lordi) al mese per scrivere anche quattro articoli al giorno. Ma l'ultima beffa, i collaboratori del Nuovo Corriere di Firenze l'hanno avuta quando il loro editore ha annunciato una pesante ristrutturazione col taglio di dieci redattori su diciotto e di tre poligrafici su cinque. "Sappiate - è stato detto ai collaboratori - che d'ora in poi chi vuol collaborare lo farà solo a titolo di volontariato".
È solo l'ultimo episodio di una crisi che in Toscana sta colpendo le principali testate a stampa, radio e televisive. Una crisi, quella dell'informazione locale, che resta sotto traccia in tutta Italia, senza troppi clamori, e proprio per questo colpisce i colleghi, contrattualizzati e non, soprattutto nella dignità.
Analoga difficoltà tocca anche i redattori e i collaboratori di testate nazionali e d’opinione come Il Riformista, che ieri ha sospeso le pubblicazioni. Il risultato è come sempre un'informazione meno democratica e la mortificazione di donne e uomini che aspirano a vivere di questa professione.
 Il CONSIGLIO NAZIONALE dell’Ordine dei giornalisti
nell'esprimere la solidarietà ai colleghi del Riformista, del Nuovo Corriere di Firenze, e a tutti quelli attualmente in difficoltà, ritiene la Carta di Firenze lo strumento principale per affermare la dignità della professione anche nel rapporto con gli editori;
Invita gli ordini regionali a farla valere in sede deontologica e presentarla alle Istituzioni;
Invita la FNSI, cofirmataria della carta, a farne strumento anche in sede di trattativa sindacale, promuovendone la diffusione sin dalle sue unità di base come i cdr.