Autore:
Svetlana Aleksievic
Editore:
Bompiani (2015), pag.442, Euro 20,00
Durante la Seconda Guerra mondiale, circa un milione di donne hanno combattuto nell’Armata Rossa, ma i loro destini non sono mai stati raccontati. Questo libro raccoglie le memorie di centinaia di loro. Non sono storie di guerra, né di combattimento, ma di donne in guerra. Per loro c’erano soprattutto ruoli ausiliari: infermiere, autiste, cuciniere; quando, però, le perdite dei militari si aggravarono, furono mandate in prima linea: carriste, sminatrici, tiratrici scelte, pilota d’aereo. La guerra femminile, scrive l’Autrice ha “i propri colori, odori, una sua interpretazione dei fatti ed estensione dei sentimenti e anche parole sue”.
Queste donne, molte per la prima volta nella loro vita, raccontano qui il lato meno eroico della guerra, quello che viene generalmente omesso nei racconti dei veterani. Parlano dello sporco e del freddo, della fame e delle violenze, della paura e dell’ombra della morte sempre presente.
Un libro pubblicato per la prima volta nel 1985, ma inedito in Italia, che l’Autrice (Premio Nobel per la Letteratura 2015) ha completamente riscritto, per questa edizione, reintegrando le parti censurate e aggiungendo nuovi materiali che non aveva potuto utilizzare a quel tempo.