Editore:
Mondadori (2011), pag.128, Euro 17,00
Alba, aprile 1945. In città è arrivato il tesoro della Quarta Armata, frutto delle requisizioni e delle ricchezze che una forza di occupazione accumula in guerra. Il tutto viene spartito fra la Curia e i partigiani.
Alba, 25 aprile 2011. In un bosco sulla Langa viene ritrovato il cadavere di un industriale del vino, capostipite di una delle due grandi famiglie della città. Sul caso, oltre alla polizia, indaga una detective, ingaggiata dal capo dell’altra dinastia.
Alba, 1963. Uno scrittore, outsider della letteratura italiana, sente vicina la morte. E allora cerca di ricostruire la storia del tesoro, della guerra partigiana, di un amore perduto. E intuisce i fini di una vicenda destinata molti anni dopo a finire in un delitto, sulla cui scena si agitano i fantasmi del passato.
Con una scrittura incalzante, Aldo Cazzullo (inviato ed editorialista del “Corriere della Sera”) costruisce un romanzo che è al tempo stesso un noir, una storia d’amore e un racconto simbolico. Una storia che lega insieme la guerra mondiale e le piccole guerre di famiglia, le passioni collettive e quelle “brucianti” private.