Giovedì (27 ottobre) inaugurazione, nella sede di Banca Marche, della rassegna d’arte dedicata alla “Libertà di stampa”. Fra le novità un’opera dell’ascolano Dante Fazzini.
La mostra d’arte sulla “libertà di stampa” arriva a Jesi. Sarà ospitata, da giovedì prossimo (27 ottobre) nell’atrio del Centro direzionale della Banca delle Marche. E’ un grande spazio che Renato Barchiesi, responsabile e curatore degli allestimenti, cercherà di sfruttare al meglio. In ogni città ci sono spazi diversi per dimensioni e caratteristiche. A Caldarola la mostra si è inserita perfettamente nelle stupende sale affrescate del Palazzo dei Conti Pallotta; ad Ascoli, invece, Renato Barchiesi ha creato una originalissima installazione in un soppalco della galleria Osvaldo Licini.
A Jesi si trova a operare in una situazione totalmente diversa dalle precedenti: uno spazio unico, molto vasto e di grande luminosità. A ogni tappa la collezione si arricchisce di nuove opere. Ad Ascoli è stato esposto un lavoro molto particolare dell’artista milanese Luigi Vigevano. Vigevano ha donato, per la collezione dell’Ordine dei giornalisti delle Marche, il bozzetto originale preparatorio di una grande tela (Allegoria sul mondo dei giornali) che ha realizzato per la nuova Sede del Consiglio nazionale dell’Ordine.
A Jesi la novità è un’opera di Dante Fazzini, artista ascolano che ha compiuto un percorso ricco e diversificato. Il suo maestro è Max Ernst, trasformista instancabile nella ricerca e nell’innovazione anche tecnica. Invenzione e creazione sono i parametri principali delle opere di Fazzini che promuove un'identità inquieta e inappagata, lontana dal conformismo rappresentativo e poco incline ai facili trucchi della trovata.
E’ un'artista che appare continuamente alla ricerca di una sua fisionomia. Non si accontenta mai di alcuna soluzione definitiva, ma sa conservare la salutare inquietudine dell'interrogazione e del dubbio. Dopo una militanza nel figurativo (caratterizzato da un forte cromatismo), Dante Fazzini è passato all'informale. Una scelta di rottura, ma anche la ricerca di un nuovo approccio alla figura. Successivamente è approdato a una pittura caratterizzata dal segno e dallo spazio e marcata da una grande capacità nell’uso del colore. Dante Fazzini ha partecipato a tantissime mostre, ha ricevuto molti premi e sue opere si trovano in importanti collezioni pubbliche e private.
La mostra di Jesi sarà inaugurata giovedì 27 ottobre alle 11.30 e resterà aperta fino al 7 novembre. Subito dopo (da venerdì 11 novembre) la collezione sarà trasferita a Fermo, nella sala degli stemmi del Palazzo dei Priori. Il “viaggio” proseguirà ad Ancona, Mole vanvitelliana, (dal 2 al 18 dicembre); Senigallia, Chiesa dei cancelli (dal 6 al 29 gennaio 2012); Pesaro, Prefettura, sala Laurana (dal 10 al 26 febbraio 2012); Firenze (marzo 2012) e infine Roma, Palazzo Lina Cavalieri sede Banca delle Marche (aprile 2012).
Oltre cinquanta gli artisti e le opere esposte; unico il tema: la libertà di espressione. Una iniziativa che vuole offrire un’occasione di riflessione su un tema centrale di ogni società democratica. Giornalisti e artisti non propongono ricette o soluzioni, ma invitano a ragionare e riflettere, a recuperare il senso della partecipazione collettiva alla vita pubblica.