In occasione della quarta “Giornata mondiale della radio” nella Rocca di Scandiano (Reggio Emilia) si è svolto un convegno di esperti e giornalisti.
Al progressivo ritiro della concessionaria pubblica dalle onde medie corrisponde un crescente interesse di iniziative private comunitarie.
La giornata è stata istituita per «celebrare l'importanza di questo strumento nella nostra vita quotidiana, ma anche per sviluppare il suo enorme potenziale per il futuro». Proclamata nel 2011 dall'Unesco, nasce su proposta della Spagna per sensibilizzare il grande pubblico e i media al valore della radio.
L'Emilia, scelta da Italradio (
http://portale.italradio.org) per la celebrazione 2015, non ha più impianti ad onda media Rai ma un paio di stazioni private attive da alcuni anni. Un caso unico in Italia per capire come vanno le cose nel settore. Sulle specificità del territorio, anche da un punto di vista radiofonico, si sono soffermati il sindaco Alessio Mammi, il presidente del Credito cooperativo reggiano Carlo Maffei e il giornalista Mario Guidetti, instancabile coordinatore della manifestazione. Nella prima parte del convegno, che si è svolto il 14 febbraio, Paolo Morandotti, coordinatore scientifico di Italradio, e il professor Filippo Giannetti dell'Università di Pisa hanno sistematizzato le esperienze nazionali ed internazionali per un uso innovativo delle onde medie, anche attraverso licenze temporanee legate ad eventi e a sperimentazioni nonché a realtà comunitarie.
Il segretario nazionale dell'Ordine dei Giornalisti Paolo Pirovano ha proposto la parziale destinazione del canone televisivo a sostegno della radiofonia mentre in un dibattito coordinato dal segretario generale di Italradio Luigi Cobisi sono state esposte le attività di Onda Media Broadcast (Roberto Furlan) e Radio 106 (Fausto Bigliardi). Giorgio Marsiglio ha poi commentato l'iniziativa dell'Unione Europea che ha finalmente condotto all'inserimento nella bozza di legge comunitaria di un importante riferimento ad "altri operatori" diversi dalla Rai in onde medie e nel rispetto della normativa ITU. Stefano Valianti ha infine riassunto la complessiva presenza in Italia di stazioni private in onda media e della loro scelta di appoggiarsi a frequenze assegnate al nostro Paese ma non più usate dalla Rai. In conclusione Italradio ha consegnato a Radio 106 il Tricolore della Radio, particolarmente significativo nella provincia della città della bandiera e il presidente del Club Unesco di Modena Carlo Pellacani ha consegnato ad alcuni relatori un riconoscimento legato alla odierna celebrazione di cui ha ricordato le finalità e il tema quest'anno volto alle nuove generazioni. Italradio ha diffuso durante la manifestazione una diretta Twitter dal proprio profilo con i più significativi momenti degli interventi. Alcune immagini sul profilo facebook di Italradio.
Il presidente onorario di Italradio Nader Javaheri ha espresso al Comune di Scandiano, al Credito Cooperativo Reggiano, alla Associazione dei giornalisti "Giulio Bedeschi", al Consiglio Nazionale dell'Ordine dei giornalisti e al Club Unesco di Modena il più vivo ringraziamento del Comitato Italradio per il sostegno alla giornata che ha compreso la visita alla Rocca dei Boiardo, sede del convegno e alla Fiera elettronica in corso a Scandiano, da oggi ancor più una terra radiofonicamente attiva.