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LE INTERVISTE VENDUTE: i doveri onorati dall’Odg e una informazione corretta

05/09/2012
L’Ordine dei giornalisti è un ente di diritto pubblico che ha il dovere di rispettare la legge ancor più dei comuni cittadini.
L’Ordine può sospendere “immediatamente” e in via cautelativa un giornalista solo in caso di arresto o ove sia stato spiccato un mandato di cattura.
Negli altri casi, l’Ordine deve avviare un procedimento disciplinare a carico di uno o più iscritti e una indagine per mettere a fuoco un problema in ogni aspetto, senza reticenze. E può darne comunicazione.
E’ quello che ha fatto, nel rispetto della legge e dei diritti alla difesa che con calore vengono evocati quando riguardano noi stessi o le persone che ci sono amiche.
Il 14 agosto, il presidente dell’Odg, Enzo Iacopino, ha definito “una vergogna” quanto emerso a Bologna ed ha chiesto al competente Ordine regionale una riunione straordinaria per aprire l’indagine sulla vicenda. Il 18 agosto, Iacopino aggiungeva un invito a “non sottovalutare l’accaduto” anche perché il fatto veniva pubblicamente ammesso, e in qualche caso rivendicato, da protagonisti della vicenda.
La riunione dell’Odg dell’Emilia è stata fatta il 24 agosto (esistono dei tempi previsti dalle norme per la convocazione) e l’inchiesta è stata aperta. E’ stato chiesto e/o acquisito, ben prima della Procura della Repubblica, del materiale dai gruppi del Consiglio regionale dell’Emilia Romagna e tutte le emittenti della regione sono state invitate (qualcuna lo ha già fatto) a trasmettere copia delle trasmissioni.
Tutto questo è apparso sulle principali agenzie, su non pochi quotidiani e se ne trova traccia in tutti i motori di ricerca.
L’inchiesta è in corso e, correttamente, l’Odg di Bologna non fa filtrare indiscrezioni.
Ieri, Enrico Mentana, nell’introdurre e nel concludere il Tg de La 7 ha detto che gli “pare che nessun organismo sindacale né dell’Odg abbia preso una posizione ancora netta al riguardo” ed ha aggiunto che solo nel corso della trasmissione al suo Tg erano arrivati comunicati dell’Ordine e del sindacato.
Il 14, il 18 e il 24 agosto Mentana poteva legittimamente essere in ferie.
Ma tutti questi passaggi erano stati sinteticamente spiegati telefonicamente ad un suo giornalista alle ore 18,36 di ieri. Alle 18,55, sempre di ieri e ben prima della messa in onda del Tg, è stata mandata a La7 una e-mail contenente gli elementi essenziali per una corretta e completa informazione.
Confido che il direttore Mentana, accertato tutto quanto affermato, avrà la cortesia di scusarsi (e.i.).