“E’ possibile, come ipotizza
Emilio Fede, che non ci sia di che andare orgogliosi per un certo modo di fare informazione. Penso con orrore ad Avetrana, per capirci. O, per fermarci alla vicenda in oggetto, all’assalto a quella che è stata definita “la casa delle bambole”, senza alcun rispetto neanche per i bambini che ci vivono. Ma vorrei tranquillizzare il
direttore del Tg4: per quante ne possa combinare, l’informazione in generale non entra neanche nella classifica delle vergogne, tanto laceranti sono quelle delle quali si deve purtroppo occupare”. E' la risposta di
Enzo Iacopino,
presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, il quale aggiunge che “è intollerabile il fatto che proprio nel giorno della memoria per polemizzare si evochi una informazione di tipo nazista mescolando le tristi cronache contingenti con la tragedia di un intero popolo, vittima e non protagonista di un progetto di annientamento”.
Il direttore del Tg4 aveva detto:
''Sono indignato, schifato, incazzato''. Sul caso Ruby, Emilio Fede dice di non poterne più di ''questa informazione che è di tipo nazista''. ''Il procuratore Bruti Liberati - aggiunge il direttore del Tg4 - fa bene a difendere il prestigio dei magistrati. Dovrebbe però difendere anche la mia dignità e quella di tutte le persone che in questa vicenda non c'entrano niente''. ''Questa informazione - aggiunge Fede - è la vergogna di noi giornalisti che la facciamo''. (ANSA). 27-GEN-11 16:41
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FEDE, RIFERIMENTO A NAZISMO MAL INTERPRETATO
''Ha ragione Iacopino, a giudicare intollerabile evocare il nazismo proprio oggi, ma il mio riferimento era a coloro che sono pronti a fornire testimonianze e racconti che sconfinano in una sorta di spionaggio 'del tipo - avevo detto - KGB o nazista'. Se diversamente e' stato interpretato, chiedo scusa ai colleghi giornalisti''. Lo afferma, in una nota, il direttore del Tg4, Emilio Fede, commentando le critiche del presidente dell'Ordine dei giornalisti e aggiungendo tuttavia ''mettetevi nei miei panni''. (ANSA), 27-GEN-11 20:09.