Il Vice Presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti, Santino Franchina, in relazione al testo della proposta approvato oggi dalla Camera, ha dichiarato:
Esistevano tanti modi per ridurre la composizione del Consiglio Nazionale dell’Ordine, ma la Camera ha deciso nel modo peggiore stabilendo un taglio netto che non tiene conto né delle esigenze di funzionamento dell’Ordine stesso né della necessità di garantire una rappresentanza a tutte le regioni.
Avevamo proposto e auspicato delle riforme che, oltre al dimezzamento del numero dei consiglieri nazionali, tenessero conto delle esigenze e del futuro della professione. Invece arriva solo una nuova normativa che prevede un ridimensionamento del Consiglio nazionale a 24 professionisti e 12 pubblicisti.
Una decisione che diventa, quindi, uno “scippo” per gli iscritti di almeno 15 regioni che non potranno più eleggere propri consiglieri e assume il sapore di una beffa soprattutto per i pubblicisti che subiscono un rapporto di rappresentanza penalizzante pur essendo il 70 per cento degli iscritti.
Ancora più discriminante appare la norma che impone, ai soli pubblicisti, una posizione Inpgi attiva per potere essere eletti. Una soluzione che esclude di fatto migliaia di colleghi iscritti ad altri enti previdenziali non per scelta, ma a seguito di accordi sindacali o per politiche aziendali che fino ad ora sono state criticate solo dall’Ordine dei giornalisti.