Newsletter

Tieniti aggiornato sulle nostre ultime novità!

Link

inpgi
casagit
fondo giornalisti
fieg
Garante per la protezione dei dati personali
murialdi
agcom
precariato

Lotta alla mafia: i testimoni e i parolai

08/05/2009
Il segretario dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Enzo Iacopino, è stato oggi a Partinico, a fianco a Pino Maniaci che veniva processato per esercizio abusivo della professione. L’udienza è stata rinviata al 26 di giugno. Iacopino, a Partinico su incarico dell’Esecutivo del CNOG, ha così commentato quanto sta accadendo:
 
Non credo sia la tessera dell’Ordine a fare di una persona un giornalista.
Per di più, è la legge che prescrive un percorso per chiedere l’iscrizione all’albo. Sono necessari almeno due anni di attività prima di poter presentare la domanda. E’ ciò che ha fatto Pino Maniaci, il quale lunedì 4 maggio ha depositato la richiesta di iscrizione all’Ordine della Sicilia che nella sua autonomia la sta valutando.
Questi processi per esercizio abusivo della professione, quindi, non hanno senso, quale che sia la decisione dei colleghi siciliani perché il percorso precedente è imposto dalla legge.
Ma vorrei dire di più ai professorini dell’antimafia parolaia che non mancano tra i giornalisti. So che Pino Maniaci è pronto, con un atto di generosità, a cedere loro il suo posto perché continuino le battaglie che sta conducendo. Mi chiedo dove sono stati costoro in questi anni. Basta una dichiarazione di condanna della mafia per sentirsi in pace con la coscienza? Basta scrivere un libro, partecipare ad una trasmissione, rilasciare una dichiarazione – come sto facendo anche io – e tornarsene a casa o nel proprio ufficio, gratificati dal suono di belle parole dette? No, non basta.
La lotta alla mafia si testimonia con l’impegno di ogni giorno
L’Ordine nazionale è accanto a Pino Maniaci non per un atto di affetto, non per un gesto di solidarietà, ma per un dovere morale nei confronti di chi, tessera dell’Odg o no, è testimone di una battaglia di riscatto sociale di una terra tormentata.
Il resto – le chiacchiere sul passato di Maniaci trascurando un presente che dura da dieci anni, la vergogna dell’ipotesi di denunciare una non so quale mia interferenza su chi è stato a guardare mentre le minacce della mafia contro lo stesso Maniaci andavano oltre le parole, l’affermazione che “è scandalosa” la mia presenza a Partinico – appartiene al patrimonio morale di chi se ne rende responsabile.
  
Enzo Iacopino
Segretario del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti