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Manuale di diritto dell’informazione e della comunicazione (Privacy, diffamazione e tutela della persona. Libertà e regole nella rete)

09/06/2011
Autore: 
Ruben Razzante
Editore: 
Cedam (2011), pag.XXX-476, Euro 39,00
Questo manuale, giunto alla quinta edizione, illustra le novità normative, dottrinali e giurisprudenziali riguardanti le nuove tecnologie . Uno strumento per gli avvocati che si occupano di tutela della privacy, di cause per diffamazione e di tutela dell’immagine, di rivendicazioni del diritto d’autore, anche a mezzo internet. Utile anche a tutti gli operatori del mondo dell’informazione e della comunicazione (in primis, i giornalisti) perché contiene tutti i riferimenti deontologici, corredati da esempi pratici e illuminanti.
Il libro è un riferimento preciso per le aziende che investono in tecnologie, perché le aiuta a districarsi nei meandri di regolamentazioni sempre più complesse; è indicato per docenti e studenti di corsi di laurea in giornalismo e comunicazione, perché contiene spiegazioni esaurienti e aggiornate di tutti i diritti e doveri in materia. È, inoltre, un punto di riferimento per gli studiosi di libertà d’informazione, perché fornisce gli strumenti per valutare le criticità della situazione italiana ed europea.
<<I processi di convergenza tecnologica e di digitalizzazione stanno mettendo in crisi i paradigmi e le regole tradizionali – ha dichiarato Ruben Razzante nel corso di un dibattito su "L'informazione tra regole tradizionali e nuove tecnologie"–. Il mondo dell’informazione e della comunicazione sta subendo una metamorfosi dai contorni problematici e dagli esiti incerti. Nell’era di internet e dei new media il diritto sembra sempre più spiazzato da situazioni imprevedibili e, nel tentativo di regolamentazione delle stesse, appare in affanno, sovrastato da logiche globali che neutralizzano spesso gli sforzi dei legislatori e dei giudici dei singoli Stati. In un quadro frastagliato e con pochissimi punti fermi si gioca la sfida di un bilanciamento costante tra libertà e responsabilità che gli strumenti giuridici e deontologici sono chiamati a realizzare, con gli illuminanti apporti della giurisprudenza e della dottrina>>.