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Matera: il primo dovere dei giornalisti è raccontare la verità ai cittadini

26/07/2007

“L’ipotesi di un’associazione per delinquere finalizzata alla diffamazione a mezzo stampa e alla violazione del segreto istruttorio che sarebbe stata contestata  a cinque giornalisti dalla Procura di Matera appare inverosimile. I magistrati, impegnati in un lavoro difficile, debbono avere il rispetto di tutti, anche dei giornalisti. Ma più che all’accertamento delle responsabilità l’ipotesi che un giornalista diventi parte di una associazione a delinquere, se cerca di acquisire notizie, appare finalizzata a condizionare il lavoro di chi ha come preminente il dovere di informare i cittadini. L’Ordine dei giornalisti – affermano il presidente Lorenzo Del Boca e il segretario Enzo Iacopino – esprime solidarietà ai colleghi che hanno cercato di dare un contributo di verità nell’ambito di una inchiesta, nota come “toghe lucane”, che ha già trasmesso una diffusa sensazione di inquietudine senza il bisogno di ipotesi di reato tanto altisonanti quanto surreali se contestate a professionisti dell’informazione”.

 

 

In risposta alla notizia ANSA di questa mattina:

 

 

Toghe lucane: violazione segreto, perquisiti giornalisti e CC

(ANSA) - MATERA, 26 LUG - Sei perquisizioni a carico di giornalisti e appartenenti all'Arma dei Carabinieri sono in corso a Matera, a Roma e in Puglia nell'ambito di un'inchiesta in cui sono ipotizzati il reato di associazione per delinquere finalizzata alla diffamazione a mezzo stampa e alla violazione del segreto istruttorio, in relazione all'inchiesta cosiddetta ''toghe lucane'' della Procura di Catanzaro.
Secondo quanto si e' appreso, la Polizia sta perquisendo abitazioni e studi professionali dell'editore, del direttore e di un redattore del periodico ''Il resto'' di Matera (Emanuele e Nino Grilli e Nicola Piccenna), del giornalista del ''Corriere della Sera'', Carlo Vulpio - che per primo scrisse dell'inchiesta della Procura calabrese – del giornalista della trasmissione televisiva ''Chi l'ha visto?'', Gianloreto Carbone, e del capitano dei Carabinieri Pasquale Zacheo, comandante della compagnia di Policoro (Matera) dell'Arma. L'inchiesta e' coordinata dal pm di Matera, Annunziata Cazzetta, ed e' la conseguenza di denunce presentate dal sen. Emilio Nicola Buccico (An) - che e' anche sindaco di Matera dal giugno scorso - e da altri indagati nelle indagini coordinate dal pm di Catanzaro, Luigi De Magistris. Buccico e altri indagati si sentirono diffamati dalle notizie pubblicate sull'inchiesta ''toghe lucane'' e dai riferimenti alle loro persone in relazione ad altre gravi vicende avvenute in Basilicata negli anni scorsi, compresi fatti di sangue. (ANSA).