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Maturità, "tutto esaurito" agli incontri organizzati dall'Ordine dei Giornalisti e dal Ministero dell'Istruzione

21/05/2016
Quasi diecimila studenti iscritti a 439 classi di sedici regioni italiane hanno preso parte agli incontri organizzati da Ordine dei Giornalisti e Ministero dell’Istruzione nell’ambito del Protocollo di intesa firmato tre anni fa dalle due realtà con l’obiettivo di fornire maggiori conoscenze ai ragazzi dell’ultimo anno delle scuole superiori che desiderano svolgere, quale prova d’esame di italiano, un articolo di giornale.
Del positivo esito di questo complesso progetto si è diffusamente parlato nel corso del recente Consiglio nazionale dell’Ordine grazie alla relazione di Alberto Lazzarini, presidente della Commissione culturale che ha coordinato l’iniziativa cui hanno partecipato le Soprintendenze scolastiche regionali e i singoli istituti e, per parte giornalistica, i Consigli regionali dell’Ordine e circa 130 colleghi che hanno vestito i panni di docenti. In ogni classe si sono svolti almeno due incontri che hanno suscitato interesse, curiosità, richiesta di approfondimenti, attese.
L’edizione 2015-16 ha dunque registrato un notevole consenso sia in termini quantitativi (in un solo anno è più che quadruplicato il numero dei ragazzi e delle classi partecipanti) sia qualitativi grazie anche al migliorato approccio organizzativo che in questa edizione ha registrato la nascita della figura, a livello regionale, del giornalista-referente.
Gli insegnanti e i dirigenti scolastici si sono dichiarati soddisfatti degli incontri, soprattutto desiderosi di comprendere le tecniche giornalistiche direttamente dai professionisti del settore piuttosto che dai libri.
I ragazzi hanno a loro volta dimostrato attenzione e curiosità e si sono spesso impegnati, nell’esecuzione degli scritti, con serietà, cercando soprattutto di usare un adeguato linguaggio giornalistico.
Nelle scuole – è stato più volte chiesto - dovrebbe essere obbligatorio uno spazio “una tantum” dedicato alla lettura dei giornali sui fatti più importanti. L'attenzione mostrata in aula dagli allievi evidenzia la necessità di una seria educazione ai media.
La presenza dei giornalisti nelle classi ha infine consentito di provare, con i fatti, la rilevanza del ruolo del giornalista, strumento di mediazione non improvvisato ma competente, affidabile e in linea con i principi deontologici.