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Minori, assistenti sociali e giornalisti: “serve un punto d’incontro tra riservatezza e diritto di cronaca”

01/12/2015
"Collaboriamo": è  il messaggio unanime lanciato al termine del corso di formazione “Allontanamento dei minori tra diritto di cronaca e dovere di riservatezza: un confronto tra giornalisti e assistenti sociali” promosso dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei Giornalisti e degli Assistenti sociali.
“Collaboriamo per denunciare le carenze dello Stato sociale e del welfare e la cattiva “non” informazione, la cosiddetta TV del dolore, che fa scempio dei casi senza alcun riguardo per l’età dei soggetti coinvolti. Entrambe sono deleterie per tutti ma soprattutto per i minori, vittime innocenti e con nessuna possibilità di autotutela”.
Il corso, che si è svolto nei giorni scorsi nella Sala del Consiglio di Palazzo Valentini a Roma fornendo crediti formativi ai giornalisti ed agli assistenti sociali, è stato un proficuo esperimento e i promotori hanno già preannunciato di voler di ripetere l'evento anche in altre regioni d'Italia.
Un confronto serrato che non ha volutamente lasciato nulla di sottinteso e durante il quale i relatori hanno esposto le rispettive problematiche e difficoltà nello svolgimento del loro quotidiano lavoro quando esso si incontra, o si "scontra", con esigenze diverse di operatori appartenenti ad altri ordini professionali.
“L’allontanamento dei minori non è un tema semplice, per nessuno” è stato ribadito con forza. Gli assistenti sociali sono consapevoli che i drammi familiari non possono e non debbono emergere in tutta la loro crudezza e soprattutto non devono diventare spettacolo, mentre i giornalisti hanno la necessità di informare l’opinione pubblica senza reticenze ma nella consapevolezza che il diritto all'informazione può trovare dei limiti quando venga in conflitto con i diritti dei soggetti bisognosi di una tutela privilegiata come nel caso dei minori.
Il corso è anche stato occasione per presentare le “Linee guida sul sostegno e tutela dei minorenni e delle loro famiglie”, documento redatto da un tavolo di esperti promosso dal Cnoas, Consiglio Nazionale Ordine Assistenti Sociali, di cui facevano parte tra gli altri, delegati di magistrati, forze dell'ordine, avvocati, psicologi, pedagogisti, garante infanzia, dipartimento per la famiglia e naturalmente dell’Ordine dei Giornalisti.
Affollata – a segnare importanza e interesse dei temi trattati – la sala e tale è rimasta sino alla conclusione dei lavori che hanno lasciato spazio anche a delle domande estremamente coinvolgenti e propositive.
Relatori del Corso sono stati Santino Franchina, vice Presidente dell’Ordine dei Giornalisti e Gianmario Gazzi, vice Presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali che hanno illustrato Carte e codici deontologici dei rispettivi ordini; Laura Bini e Giovanna Sammarco, assistenti sociali e presidenti rispettivamente dell’Ordine della Toscana e del Lazio che hanno esposto due drammatici casi di allontanamento di minorenni; Marco Tarquinio, direttore responsabile di Avvenire ed Ester Palma, per lustri cronista del Corriere della Sera che - nei rispettivi ruoli - hanno esternato l’impegno e le difficoltà del loro lavoro quando nei fatti di cronaca sono coinvolti i minori.
Il consigliere Cnoas Simonetta Cavalli ha tratteggiato le “Linee guida sul sostegno e tutela dei minorenni e delle loro famiglie” mentre l’avvocato Maria Giovanna Ruo ha evidenziato alcuni aspetti legislativi. Il corso è stato  coordinato da Paola Scarsi, consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.