Editore:
De Agostini (2013), pag. 189, Euro 12,90
Massimo Gramellini nella prefazione: “I racconti dei viaggi si alternano alla quiete apparente dei pomeriggi in redazione. Vi basteranno poche pagine per calarvi nella vita del cronista che un giorno stringe la mano alla principessa Victoria di Svezia e quello dopo passa la notte in ufficio a titolare i pezzi altrui. Dopo aver letto il libro di Grassia vedrete in modo diverso anche i giornali. Con la consapevolezza che, nei casi migliori, chi li scrive assomiglia un po’ a lui”.
Domenico Quirico, in una recensione, ha scritto che il titolo del libro di Grassia (giornalista della “Stampa”) sarebbe piaciuto a Palazzeschi e a Savinio. Perché è una “scoppiettante autobiografia del Mestiere”.