“Multe ai direttori, carcere per i giornalisti: la libertà d’informazione subisce una nuova intimidazione”. Così il segretario dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna Luigi Almiento, a nome del Consiglio, commenta l’emendamento approvato dal Senato sul tema della diffamazione a mezzo stampa, che elimina il carcere per i direttori, ma prevede la reclusione fino a dodici mesi per gli autori degli articoli ritenuti diffamatori. “Nessuno difende la libertà di diffamare”, aggiunge Almiento, “ma la sanzione del carcere è di fatto un nuovo potere di controllo sul giornalismo. L’unica soluzione alla questione sorta con il caso Sallusti continua a essere, come previsto dalla legislazione vigente, la tempestiva rettifica di notizie risultate false o diffamatorie. A questo proposito sarebbe opportuno che all'Ordine, che già sanziona i giornalisti che violano le regole deontologiche, siano assegnati più tempestivi strumenti di intervento. Il Consiglio dell'Odg sardo partecipa alla battaglia dell’Ordine nazionale e della Federazione nazionale della Stampa contro l’ennesimo tentativo di intimidire la libera informazione con la minaccia di mandare in galera i giornalisti”.