Editore:
Frog Editore (2010), pag.127, Euro 9,00
Davide Pettirossi, un quarantenne senza presente né senza futuro si aggira incerto nell’Italia del malessere. Abituato a sbarcare il lunario con le più fantasiose tecniche di sopravvivenza, intraprende una collaborazione con i servizi deviati che lo porterà al centro di una macchinazione di Stato. Il Governo al potere è palesemente schierato con un cartello malavitoso che trae i propri fatturati dal traffico dei morti. Gli stranieri che vivono in Italia la variabile di cui liberarsi.
In qualunque modo. Il viaggio di Pettirossi in questo allucinante contesto lo conduce proprio nel centro motore dell’intrigo e gli fa vivere un omicidio premeditato che mai potrà perdonarsi. Il noir è una metafora dell’Italia della paralisi perché l’opposizione conosce la deviazione ma non ritiene strategico ribaltare la coalizione al potere. E dunque nessuno conoscerà mai il “grande affare” congegnato a scapito dei morti, inevitabilmente stranieri.