Editore:
Aragno (2011), pag.154, Euro 10,00
Nella prefazione a questo romanzo “ritrovato”, Massimo Teodori scrive d’aver scoperto il testo, esaminando le carte di Pannunzio, conservate nel “fondo” a suo nome. Ma si può parlare – aggiunge – di romanzo? O non si tratta di una serie di note propedeutiche alla sua composizione? Lo fa pensare il carattere di “frammenti” dei 17 capitoli, ambientati nella Roma degli anni ’30, o in zone di “villeggiatura” dell’Italia centrale. La prosa è piana, senza mai un cedimento al sussiego. Protagonisti e interpreti: una schiera di donne capitoline e qualche uomo “senza qualità”, giovane o anziano. Per la critica, sembra di ascoltare la voce dell’Autore (dal 1949 al 1966, direttore de “Il Mondo”), quando era in vena. Ipercritico e sorridente.