Il Comitato Esecutivo dell'Ordine nazionale dei Giornalisti condanna le aggressioni verbali e fisiche nei confronti di colleghi che si sono occupati con articoli, inchieste e interventi in trasmissioni televisive e sulla carta stampata dei più eclatanti episodi di cronaca.
Le parole di un avvocato difensore che invoca l'uso della calibro 38 nei confronti di Andrea Biavardi, direttore della rivista "Giallo"; le minacce di morte rivolte ad Alessio Viscardi, reporter investigativo di "Fanpage.it", da quattro persone mentre stava effettuando un'inchiesta sul funerale di Vittorio Casamonica; le intimidazioni a una troupe TV di Rai3 da parte di un gruppo di residenti locali durante le riprese in un quartiere di Roma dove vivono numerosi componenti della famiglia Casamonica; la busta con proiettile indirizzata alla redazione del "Quotidiano del Sud" di Avellino costituiscono un grave e costante attacco alla libertà di espressione.
Durante gli ultimi otto anni in Italia le aggressioni contro i giornalisti investigativi che si occupano di criminalità sono aumentate in modo esponenziale. I responsabili - come ha ricordato l'altro ieri il rappresentante Osce per la Libertà dei media Dunja Mijatovic - solo in pochi casi sono stati identificati e condannati.
Il Comitato Esecutivo, preoccupato di questa escalation, esprime solidarietà a tutti i colleghi vittime di minacce e invita autorità e Forze dell'ordine a far luce su queste intimidazioni per garantire ai cittadini il diritto ad essere informati, perché imbavagliare la stampa è un attentato alla democrazia.