L'infame assassinio della giornalista e blogger Daphne Caruana Galizia conferma una volta di più che non bisogna abbassare la guardia di fronte a minacce e offese.
La collega maltese è stata uccisa in nome del dissenso proibito dopo che le sue inchieste puntuali, precise e dettagliate, hanno smascherato i "Panama Papers" maltesi.
Daphne ha avuto l'unica "colpa" di avere svolto con professionalità il suo mestiere e di avere cercato di scoprire con puntigliosa determinazione le verità nascoste.
L'Ordine nazionale dei Giornalisti ricorda che la libertà di stampa - quella che consente di informare correttamente i cittadini - è un principio fondamentale della democrazia.
Quando come in questo caso il giornalista paga con la propria vita il patto che ha con i lettori oppure viene colpito da aggressioni, intimidazioni, violenze o censure, è la libertà delle persone e delle istituzioni a essere messa pericolosamente in discussione.