Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, riunito oggi a Roma, rileva con preoccupazione la deriva in atto nei rapporti tra gli eletti del Movimento 5 Stelle presenti in forze nel Parlamento e il mondo dell’informazione.
I consiglieri nazionali del Cnog, sottolineando i principi costituzionali che garantiscono il diritto dei cittadini ad essere informati e l’espressione libera del proprio pensiero, ricordano che il giornalismo d’inchiesta rappresenta la più alta attività di informazione legittimata anche a denunciare sulla base di elementi obiettivi e rilevanti.
I fondatori e gli eletti del Movimento 5 Stelle sono come tutti tenuti a rispettare la funzione di controllo esercitata dai giornalisti – molti dei quali troppo spesso ostaggi di precarie condizioni di lavoro – e ad accettare gli oneri derivanti dal loro ruolo pubblico e le regole che equilibrano la vita di una società liberale e matura in tutti i Paesi retti da ordinamenti democratici.
Il diritto all’informazione ha come esclusivo limite il rispetto della verità dei fatti, basata su criteri etici e deontologici dell’attività professionale, un elemento questo che nessun mandato elettivo può mettere in discussione.