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La "precarietà", diventata quotidianità in quasi tutte le redazioni, si ripercuote inevitabilmente sul prodotto che forniamo con un conseguente abbassamento del livello della qualità dell'informazione. Il Consiglio regionale dell'Ordine dei giornalisti attraverso la sua presidente, Paola Laforgia (nella foto) ricorda, inoltre, a tutti i colleghi e le colleghe che è stata firmata ed è attiva la Carta di Firenze che prevede la possibilità di porre sotto Procedimento disciplinare, su segnalazione, gli iscritti che rivestano a qualunque titolo ruoli di coordinamento del lavoro giornalistico che non rispettano le norme previste dalla carta deontologica, sottoscritta pochi mesi fa.
L’informazione precaria è sicuramente meno libera e meno utile ai cittadini. Quello del giornalista è un lavoro fondamentale per la democrazia di un paese e va retribuito “equamente”. Per questo chiederemo nella prossima seduta del Consiglio Nazionale, tramite i rappresentanti pugliesi, al Presidente Iacopino di avviare una raccolta di firme (cartacea e on line) che coinvolga tutti gli ordini ragionali per sollecitare il parlamento affinché si affretti ad approvare la legge sull'equo compenso che è stata stoppata (dopo l'approvazione alla Camera) all’esame della Commissione Lavoro del Senato. Invitiamo inoltre i parlamentari pugliesi a farsi portavoce del dissenso dei giornalisti e ad impegnarsi affinchè la legge venga approvata in tempi rapidi.