Autore:
Francesco Pellegrino
Editore:
Natyvi (2013), pag. 203, Euro 12,00
Il 19 maggio 1998, alle dieci di sera, tre banditi armati e con il volto coperto fanno irruzione nella stanza di controllo della sicurezza della Galleria Nazionale di Arte Moderna, a Roma. Dopo avere immobilizzato il personale di sorveglianza, si dirigono in una delle sale espositive del museo e, in pochi minuti, staccano dalle pareti tre tele: “L’Arlesiana” e “Il Giardiniere” di Vincent Van Gogh e “Le Cabanon de Jourdan” di Paul Cézanne.
A quindici anni dai fatti, e ricorrendo ai registri dell’inchiesta e della cronaca giudiziaria, Francesco Pellegrino ricostruisce dettagliatamente – in una “fictional biography” – quello che è stato il più clamoroso furto d’arte in un museo italiano. Una storia intrigante di guardie e ladri, narrata dalle voci dei protagonisti: i banditi, gli investigatori, gli intermediari, i custodi, i giornalisti che seguirono il caso. E perfino Van Gogh e Cézanne che raccontano le genesi e le emozioni legate alle opere rubate.